Dermatologia dell'adulto e del bambino
La dermatite atopica è una dermatite infiammatoria cronico-recidivante, espressione cutanea dell'atopia, condizione geneticamente determinata che predispone allo sviluppo di manifestazioni reattive/allergiche (asma bronchiale, riniti, congiuntiviti).
E' una condizione estremamente frequente, insorgendo in circa il 30% della popolazione pediatrica. Le manifestazioni cliniche variano a seconda dell'età del bambino: il suo esordio si osserva intorno al terzo - quarto mese di vita con lesioni cutanee eczematose ed estremamente pruriginose localizzate tipicamente a livello delle guance con risparmio della zona periorale. Successivamente, intorno al secondo anno di vita la cute tende a diventare più secca (xerotica) e le lesioni a localizzarsi a livello delle superfici flessorie degli arti e al tronco. Accanto a queste ed in fase più avanzata si possono osservare una moltitudine di manifestazioni cliniche, tra cui annoveriamo la cheratosi pilare (ipercheratosi follicolare) che conferisce il cosiddetto aspetto di "pelle d'oca", la pitiriasis alba che corrisponde semplicemente a macchioline bianche sulla pelle, esito ipocromico delle precedenti lesioni (da non confondere con micosi cutanee), le impetiginizzazioni (sovrinfezioni batteriche delle lesioni eczematose). La causa va ricercata in un'alterazione della barriera cutanea, che si traduce in una riduzione del film idrolipidico (che conferisce l'idratazione alla cute); per cui la pelle di questi bambini sarà tendenzialmente secca e predisposta all'insorgenza di lesioni eczematose e pruriginose. Si evince da quanto appena detto l'importanza della terapia topica per ripristinare la barriera cutanea e la sua funzione. Ovviamente in fase acuta sarà il vostro dermatologo ad indicarvi la terapia più appropriata , ma di fondamentale importanza per il mantenimento e la gestione della popolazione atopica è l'idratazione cutanea e la corretta gestione del paziente. Le regole di base da seguire sono le seguenti: - Evitare troppi bagni o docce: l'acqua è il principale nemico della pelle atopica, in quanto agisce come agente irritante contribuendo ad accentuarne la secchezza; preferibile fare il bagnetto con detergenti oleati e delicati che riducono la perdita di acqua transepidermica. - Idratare quotidianamente la pelle del bambino con creme emollienti liporestitutive. - Evitare il contatto diretto con la lana; inoltre è preferibile limitare il contatto con peluches, tappeti e moquettes, in cui è maggiormente presente l'acaro della polvere, verso il quale questi bambini potrebbero sviluppare successivamente un'allergia. Esposizione al sole si o no? Assolutamente si. Le radiazioni UV fanno bene ai vostri bambini in quanto esercitano un effetto immunosoppressivo cutaneo, riducendo l'iperattività immunitaria che si osserva nel paziente atopico. Ma ATTENZIONE: valgono le regole base della corretta esposizione al sole anche in questi casi: utilizzo di creme fotoprotettive SPF 50+, ed esposizione nelle fasce orarie sicure (SOLE AMICO): 8.00-11.00 -17.00-19.00. a cura della dott.ssa Alessandra Capo Specialista in Dermatologia e Venereologia Dottore di ricerca in Immuno-infettivologia clinica
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